
Era una domenica di febbraio quando siamo andati a Campo Soriano. Prima dello scoppiare dell’emergenza Covid-19. Circa un mese fa, ma sembra molto di più. Sembra molto lontano quel passato in cui eravamo liberi di uscire e di andare per monti, in mezzo alla natura, ai boschi. E sembra molto lontano, ora come ora, il futuro in cui speriamo di poterci riappropriare dei nostri spazi, delle nostre abitudini, delle nostre passioni.