Per gli escursionisti del Basso Lazio la Valle di Canneto è un luogo estremamente popolare e conosciuto; eppure, con la neve diventa qualcosa di magico, da esplorare come se fosse la prima volta. Il ruscello che si fa strada tra il candore della neve e tra guglie di ghiaccio che sembrano sfidare le leggi della gravità trasformano uno scenario conosciuto e al quale si può pensare come qualcosa di “solito” in una scoperta da vivere istante per istante .
Gradevole e facile escursione al Rifugio di Valle Fischia insieme al Family CAI di Cassino per terminare in allegria un 2020 che ne è stato invece particolarmente avaro. Abbiamo attraversato la fitta nebbia della Valle del Liri per incontrare i nostri amici cassinati lungo la strada e giungere fino a Settefrati, ameno paese del versante laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
L’Alpinismo Giovanile del CAI di Alatri e di Latina stavolta ha deciso per una simpatica passeggiata al Rifugio Acquanera partendo dalla popolarissima e splendida vallata di Canneto: una sgambata defaticante e salutare, per spezzare la sia pur gradevole monotonia delle attività estive dei ragazzi.
Dal parcheggio abbiamo inizialmente optato per una variante del Sentiero F2 del Parco, preferendo percorrere le tracce lungo il ruscello, solcato da acqua cristallina e meravigliosa. Si prosegue tra vari saliscendi, facendo attenzione a pietre e radici nei brevi tratti leggermente più ripidi, per poi risalire in corrispondenza di una frana che sbarra questa direttrice del cammino: si ridiscende e ci si può beare della bellissima cascata ribattezzata “Giovanni Paolo II”, dopo che il tanto amato papa venne qui in meditazione nel 2008. Che dire? Questo angoletto è una vera gioia per tutti, con il suo dolce rombo e con gli spruzzi e la pozza che invitano a un bagno ristoratore. Occorre fare attenzione a non scivolare o cadere avvicinandosi alla cascata, ma ne vale la pena.
Non so quanti altri “Tre Confini” vi siano in Italia, tanto è comune questo toponimo nel nostro Paese; quello che so è che qui si torna sul versante laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo, in uno scenario bellissimo, per una comoda escursione che inizia dalla Valle di Canneto e che raggiunge, attraverso il sentiero F2 del Parco, proprio la Valle dei Tre Confini lungo il confine tra Lazio e Abruzzo. Il percorso origina o dall’inizio della sterrata che si imbocca di fronte al santuario della Madonna di Canneto, oppure dal sentiero che si trova in fondo al parcheggio e che, comunque, converge sulla stessa sterrata. Non vi sono difficoltà particolari, sebbene si tratti di un cammino di circa 7,5 km solo andata, per percorrere i quali sono necessarie circa 3 ore, 3 ore e mezza, a seconda del proprio passo. Il dislivello è di quasi 500 metri, sempre ben distribuito lungo il percorso.
La Valle di Canneto costituisce un’altra valida risorsa per trascorrere una giornata a contatto con la splendida natura del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise con i propri bambini e la propria famiglia.
La valle di Canneto; sullo sfondo il santuario
Si per chi viene da sud (Napoli) che per chi viene da nord (Roma), la Valle si raggiunge percorrendo la SS 509, seguendone il percorso verso Atina, imboccando l’incrocio per il paesino di Settefrati e successivamente proseguendo per la strada che, tutta tornanti, prima si inerpica e poi scende verso la vallata. Se si utilizza l’Autostrada il casello è quello di Cassino, e proprio da Cassino parte la SS 509.
La presenza del frequentato Santuario della Madonna di Canneto rende il luogo una meta ideale per l’intera famiglia, data la possibilità di combinare le eventuali diverse esigenze dei più grandi e dei più piccini.