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Il vecchio mulino di San Vito

Arrivati a San Vito!
Arrivati a San Vito!

Una passeggiata al Vecchio Mulino di San Vito in primavera è qualcosa che difficilmente lascia indifferenti: una vallata stretta tra boschi verdissimi, con campi di grano punteggiati di ranuncoli e di papaveri, con prati verdissimi e selvaggi che fanno da contraltare a ombrosi noccioleti, e con radure rese preziose da mille e mille orchidee. Una meraviglia dove meno te l’aspetti, in un angolo miracoloso di campagna che assume sicuramente le sembianze di una favolosa valle incantata.

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I mulini e la cascata di Conca della Campania

La cascata
La cascata

Siamo tornati alla splendida Cascata di Conca della Campania, dopo un bel po’ di tempo: fa sempre piacere ripercorrere sentieri già conosciuti, ma capaci di regalare nuove sensazioni e nuovi scorci di luoghi che credevamo altrimenti di conoscere… questo soprattutto se, in realtà, stavolta, a differenza dell’altra volta, si effettua l’escursione percorrendo un anello!

Così, stavolta siamo andati insieme al nostro amico Donato che, oltre a conoscere bene i luoghi e i sentieri della zona, ne conosce anche la storia e le peculiarità naturalistiche. Le caratteristiche dell’escursione sono già in larga parte contenute nel post dell’escursione già effettuata, salvo in questo caso aver percorso anche la seconda parte del sentiero: dal ponte di pietra sul Rivo Conca, stavolta non abbiamo svoltato direttamente verso la cascata (che si vede in questo punto dall’alto) attraverso l’area picnic, ma abbiamo proceduto dritti. Sono tantissimi i motivi di interesse contenuti in questa porzione di sentiero, che ci erano sfuggiti l’altra volta… pronti invece a farsi scoprire ora!

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La campagna minturnese

Prato e bosco
Prato e bosco

Un percorso escursionistico nella campagna minturnese può sembrare qualcosa di bizzarro o di utopistico; la bellezza di alcune zone collinari, invece, ci dice esattamente il contrario: come questo percorso che va dai Reali, nell’entroterra di Minturno, alla pianura retrostante i paesini di Tufo e Pulcherini, ricco di piccole meraviglie, di ruscelli, vecchi casolari rurali, prati, radure e boschi. Una piccola vallata che sembra essere stata solo sfiorata dall’aggressione di cui le zone più urbanizzate circostanti sono state fatte oggetto nel corso degli anni.

Questo percorso inizia dalla località detta “I Reali”, alle spalle di Minturno, e scende per la campagna fino ad arrivare a “via Bracchi”. Se si vuole evitare la parte in salita (al ritorno), si può effettuare il percorso all’inverso. In totale si tratta di 5,4 km circa, che si percorrono in poco più di due ore, due ore e mezza (valori andata e ritorno). Il dislivello è di approssimativamente 100 m, concentrati tutti nel tratto iniziale. Non vi sono difficoltà particolari, tranne il fondo molto accidentato di alcuni tratti di sterrata, e la possibilità di trovare molto fango dopo le piogge. Quest’ultimo aspetto rende comunque il percorso divertente e più vario, con la presenza di molta acqua. E’ naturalmente consigliabile, in tal caso, andare ben equipaggiati e indossare un paio di ghette per evitare umide sorprese.

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La cascata di Conca della Campania

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L’imbocco del sentiero

CaratteristicheLa Cascata di Conca della Campania è un gioiello che, come spesso accade in Italia, è sconosciuto al circuito turistico e semisconosciuto a quello escursionistico. Situata sul versante nord-orientale del Parco Regionale di Roccamonfina e Foce del Garigliano, rappresenta una delle moltissime sorprese custodite da quest’area protetta, interamente in provincia di Caserta. La sua scarsa popolarità non rende giustizia alla spettacolarità del sito, appena al di fuori dell’abitato di Conca della Campania, piccolo paese sul versante nord del vecchio vulcano spento.

Si giunge alla Cascata con una breve escursione, che parte dall’abitato e scende giù nel vallone del Rivo Conca.

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La sorgente Iannanghera

Caratteristiche: Questo godibilissimo itinerario si sviluppa quasi interamente all’interno della foresta, seguendo il segnavia del Parco I4. Il dislivello è minimo (circa 100 m, dal paese – 1121 m – alla sorgente – 1230 m), presenta vari spunti di interesse e può essere effettuato, con il giusto equipaggiamento, praticamente in ogni stagione (neve permettendo durante l’inverno). Il tempo necessario tra andata e ritorno è di circa 3 ½ o 4 ore.

Il Lago di Barrea dal sentiero
 
Come arrivare: L’escursione inizia dalla parte alta del graziosissimo paese di Civitella Alfedena; per la precisione, conviene lasciare l’auto in via Nazionale, dove c’è un comodo parcheggio, e da là rifarsi alle evidenti indicazioni del Parco.

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