La stupenda veduta del Golfo di Gaeta dal crinale di Monte Ornito
I Monti Vescini sono una meta escursionistica erroneamente considerata di secondo piano rispetto a catene montuose più famose ed attraenti per il “grande pubblico”: proprio con l’intento di iniziare a colmare questa nostra lacuna abbiamo fatto una perlustrazione un paio di settimane fa.
Monte Maio: piedi su un trionfo di carsismo e occhi tra Cielo, Terra e Mare
Finalmente su Monte
Maio, finalmente sulla vetta dei Monti Vescini! Era da tempo che ci
volevo andare, ma non c’era mai stata l’occasione: a dicembre,
invece, ci sono stato ben due volte nel giro di pochi giorni e ho
avuto conferma del fatto che la bellezza di una montagna non si
misura certo dalla sua altitudine o dalla sua fama! Monte Maio, pur
essendo il tetto degli Aurunci Orientali, detti anche Monti Vescini
(dall’antica città aurunca di Vescia, di cui oggi non si è neanche
sicuri della sua originale ubicazione), non raggiunge neppure i 1000
metri, fermandosi a quota 940; tuttavia, l’escursione per raggiungere
la vetta è di tutto rispetto e presenta una grande varietà di
scenari, oltre ad essere altamente spettacolare, con una vista che
spazia a 360°, dagli Aurunci, Gaeta e le Isole Ponziane fino al
litorale campano con Ischia, il Vesuvio, Capri e il Faito; dall’altro
lato lo sguardo si apre sugli Appennini, con la Meta in bella mostra,
ma va dai Lepini e dai Castelli fino al cuore della Campania, il
Partenio, il Taburno e perfino i Picentini, passando per il Cairo e
Montecassino: qualcosa da mozzare il fiato!