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Monte Cacume

L’arrivo in vetta a Monte Cacume

La salita a Monte Cacume inizia dal grazioso centro di Patrica, una balconata racchiusa tra i Monti Lepini e la Ciociaria, tra i cui vicoli è un vero piacere passeggiare e attardarsi. Per cui, l’escursione inizia direttamente dall’acciottolato del paese, con un dislivello subito deciso. Del resto, Dante stesso sostenne che conveniva “ch’om voli” per salire fino in vetta.

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Monte Obachelle

Il gruppo della Meta visto salendo sulla vetta dell’Obachelle

Cima secondaria del massiccio di Monte Cairo, Monte Obachelle da Campo del Popolo si raggiunge agevolmente, nonostante i 400 metri circa di dislivello concentrati in poco più di 3 chilometri, su un susseguirsi di crinali e di saliscendi che rendono l’escursione, nonostante il suo scarso sviluppo in lunghezza, spettacolare e godibile. La vetta è protesa tra la Val Comino e la Valle del Liri e rappresenta una bellissima balconata panoramica.

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Capo Fiume con l’acqua!

Le cascate verso Capo Fiume

Il ritorno a Capo Fiume è stato piacevole e sorprendente per vari motivi: innanzitutto, vicino al ruscello sembrava fosse azionato un grande condizionatore, tanto era forte l’afa che proveniva “dall’esterno” della gola; inoltre, tornare qui come “aggregati” dell’Alpinismo Giovanile dei Cai di Alatri e Latina ha aggiunto quell’elemento di gioia e novità che solo i giovanissimi escursionisti possono regalare; per di più, ritrovare colmo di acqua il torrente Fiume, che solo due anni prima era desolatamente secco, è stato il sigillo finale, la ciliegina sulla torta di una giornata bellissima.

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La Valle dei Santi

La cascata
La cascata

Per questa bella escursione nella Valle dei Santi si torna nel territorio di Collepardo e degli Ernici: lungo la strada che porta alle Grotte dei Bambocci (come sono anche chiamate le grotte del paese ciociaro), il sentiero inizia in corrispondenza di un pannello informativo, sotto forma di sterrata che scende verso il ruscello. Si tratta dell’LH8 del CAI, quindi un sentiero che può essere utilizzato anche con la carrozzella da persone diversamente abili; successivamente diviene LHT4, ossia percorso tattile per i non vedenti. La manutenzione è eccellente, e gli attraversamenti del ruscello vengono effettuati servendosi di comodi ponticelli di legno, che danno comunque un tocco di avventura all’escursione. Inutile dire che la presenza del ruscello, con le sue cascate e cascatelle, il suono dell’acqua e i ponticelli in legno rendono il percorso estremamente interessante per i bambini!

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Campo Catino: Peschio delle Ciavole

Il Rifugio di Fonte del Pozzotello dall'alto
Il Rifugio di Fonte del Pozzotello dall’alto

Da Campo Catino, approfittando del magico scenario disegnato dalla neve caduta la notte prima, il gruppo si è sgranato lungo un percorso molto bello e, a tratti, impegnativo per via di alcuni saliscendi. Il silenzio del paesaggio imbiancato è stato interrotto dalle nostre voci gioiose; alcuni “temerari”, tra cui anche me medesimo, hanno voluto poi affrontare una salita alquanto faticosa per raggiungere la cresta di Peschio delle Ciavole, a sfiorare i 2000 m di quota: ma la fatica è stata ampiamente ripagata!

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