
Chiavenna, all’imbocco dell’omonima Valle, offre varie meraviglie da visitare ed esplorare: una di queste è il Parco delle Marmitte dei Giganti, a ridosso del centro cittadino. Una passeggiata tra le graziose vie della località si può quindi facilmente trasformare in una breve ma interessante escursione attraverso uno scenario singolare e affascinante, soprattutto per i bambini. Le Marmitte sono infatti delle grandi formazioni rocciose, levigate dall’opera millenaria degli agenti atmosferici, in particolar modo del ghiaccio che ricopriva l’area fino all’ultima epoca glaciale. Enormi massi si presentano levigati, coricati, addossati uno sull’altro: dalla colorazione scura, questi massi sono stati utilizzati dall’uomo per ricavare materiale per l’edilizia (da cui l’originale “crotto”, spesso inglobato all’interno della roccia stessa) e per la produzione della pietra ollare, usata per cuocere in maniera sana gli alimenti.
Il Parco delle Marmitte dei Giganti presenta sentieri di un certo sviluppo: noi ci siamo limitati a salire sul Belvedere, da cui si gode di una stupenda vista su Chiavenna, oltre ad apprezzare le bizzarre forme e ghirigori della roccia glaciale. Percorrendo il lungofiume pedonale lungo il Mera, poco prima di entrare nel centro di Chiavenna, si prende il sentiero (indicato da segnali) in salita verso sinistra: da qui, in pochi metri, ci si immerge in uno scenario selvaggio, che invita a salire per scoprire cosa può riservare più in alto. Per la verità, già sul lungofiume, poco prima della deviazione, si incontra una grande “marmitta”: i bambini vorranno sicuramente salirci sopra, per osservarne le fattezze e ammirare le piccole pozze d’acqua ospitate dalla sua concava sommità. Senz’altro, la vorranno anche utilizzare come scivolo naturale non appena si saranno accorti di quella particolare, liscia scanalatura che riporta dolcemente proprio sul marciapiede del lungofiume!

Il sentiero sale tra una ricca vegetazione e rocce dalla configurazione singolare, alternando tratti con scalini di pietra (o metalliche nei punti più impervi) a zone in cui sassi enormi, ammassati l’uno sull’altro, rendono il luogo unico e misterioso. Si sale seguendo l’indicazione “Fenomeni Glaciali”, superando le rampe di scale e incontrando anche un paio di sculture raffiguranti ragni giganti, particolarmente divertenti per i bambini. Si supera una strettoria tra le rocce, con altra rampa di scalini, per affacciarsi ad una balconata; sempre seguendo le indicazioni per i “Fenomeni Glaciali”, si raggiungono in breve delle bellissime formazioni di massi montonati, da cui ci si può già affacciare per ammirare Chiavenna in basso. Si effettua l’ultima salita e si giunge al Belvedere, da cui la vista della cittadina sottostante è impareggiabile.
Itinerario | Da Chiavenna al Belvedere seguendo l'indicazione "Fenomeni Glaciali" |
Tempi | 40 minuti circa A/R |
Distanza | 1 km circa A/R |
Dislivello | 60 metri |
Note | Occorre fare attenzione alla sommità delle rocce, che può essere scivolosa; sconsigliato se si ha lo zaino porta-bimbo, date alcune strettoie tra le rocce |
Elementi di interesse | I fenomeni glaciali, rappresentati dalle rocce montonate |
Ristori | Presenti in città |
Il percorso effettuato è di circa 1 km A/R, con un dislivello di circa 60 m. Non vi sono particolari difficoltà; occorre tuttavia fare attenzione alle rocce, a volte scivolose, soprattutto nei passaggi più stretti, dove si potrebbe avere difficoltà a passare con lo zaino porta-bimbo. Un’ora è sufficiente per effettuare questa breve escursione.

Come si diceva sopra, comunque, Chiavenna è un vero gioiello: perdetevi nelle sue stradine, visitate la Collegiata di San Lorenzo e il Museo del Tesoro, fatevi fotografare sul Ponte sul Mera, passeggiate nel Parco Botanico del Paradiso (nel nostro caso era chiuso!). E poi, appena fuori Chiavenna, a Borgonuovo di Piuro, le stupende e sorprendenti Cascate dell’Acquafraggia, una meraviglia a portata di clic fotografico, oltre che un’ottima base di partenza per i vari sentieri escursionistici che da là si dipartono. Insomma, a Chiavenna e Piuro c’è solo l’imbarazzo della scelta!
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