
Nascosto nel cuore del castagneto, il borgo abbandonato di Cerquarola è l’occasione per fare una passeggiata nel bosco, tra antichi muri a secco e attraverso un’aura di mistero che avvolge queste antiche costruzioni, insieme a tutto l’ambiente che le custodisce.
Si tratta di una breve escursione, magari da svolgere durante una passeggiata partendo dal centro di Roccamonfina. Era da tempo che avevamo il desiderio di visitare questo “borgo fantasma”, e finalmente ci siamo riusciti! Siamo partiti dall’antico convento di San Domenico, prendendo la strada che porta in direzione di Roccamonfina; dopo poche decine di metri c’è la mulattiera sulla sinistra che porta verso Cerquarola, indicata da un segnale.
Il cammino inizia rettilineo, in lieve salita, con un muro a secco sulla sinistra e il bosco di castagni sulla destra; in breve si raggiunge la prima svolta verso sinistra, con il sentiero ora stretto tra due file di muri, crollati in alcuni punti. Si prosegue con una svolta verso destra, e i manufatti divengono via via più evidenti: la mancanza di manutenzione ha portato ovviamente al crollo delle antiche pareti in alcuni tratti, ma la magia è intatta.

Si sale ancora dolcemente di livello; sulla destra il muro si apre con due antichi pilastri che conducono ad un’area dell’antico borgo adibita evidentemente a varie attività produttive, tra cui la produzione del ghiaccio: la neviera che si vede immediatamente dopo aver varcato il passaggio è impressionante, retaggio di un periodo in cui l’economia era molto diversa da quella dei giorni nostri, e ugualmente dicasi per il clima, senz’altro molto più freddo. E’ stato un peccato che la troppa vegetazione non ci abbia consentito di ammirare per bene il manufatto, comunque notevole.
Itinerario | Mulattiera che parte dalla strada che da San Domenico si dirige a Roccamonfina: seguire il segnale |
Tempi | 45 minuti A/R |
Dislivello | 40 m circa |
Distanza | 500 m circa |
Note | Il sentiero è agevole, anche se può essere parzialmente invaso dalla vegetazione ed essere occupato dalle macerie dei muri a secco |
Elementi di interesse | Scenario molto suggestivo, tra boschi di castagno e antiche costruzioni |
Ristori | Presenti in paese, poco distante |
Come arrivare | Sulla Strada Provinciale Sessa Aurunca-Mignano Montelungo, seguire l'indicazione per San Domenico e salire; si può parcheggiare in prossimità della chiesa |

Proseguendo sul sentiero, costellato di ciottoli consumati, si giunge a quello che doveva essere il nucleo di Cerquarola. Attualmente sono visibili alcune case, in parte coperte da rovi e arbusti. La magia è grande: il bosco avvolge tutto, in un silenzio che una volta doveva essere rotto dal vociare degli abitanti e dal suono degli attrezzi da lavoro. Non è passato moltissimo da quando il borgo è stato abbandonato dai suoi abitanti, a creare questo effetto di bolla temporale. Una valorizzazione del piccolo villaggio potrebbe essere una bellissima occasione in più per vivere questo affascinante vulcano, capace sempre di accogliere e di sorprendere.