
L’escursione a Torretta Paradiso si è svolta in un’uggiosa domenica di luglio: i programmi del CAI di Latina prevedevano originariamente di salire direttamente dal santuario della Madonna di Canneto, per il ripido e impegnativo sentiero N3, per ricollegarsi a un breve tratto del K3 e salire sul belvedere di Torretta Paradiso. Tuttavia, proprio l’incertezza delle previsioni meteo ha spinto l’accompagnatore a modificare il percorso, rendendolo meno difficoltoso e più breve, così da prevedere un rientro più rapido, evitando acquazzoni e temporali.
Di conseguenza, l’escursione ha avuto inizio da Prati di Mezzo, attraverso il tradizionale sentiero N1 che sale a Passo dei Monaci e La Meta; invece di proseguire per queste destinazioni, alla Sella di Pratolungo il gruppo ha quindi imboccato proprio il sentiero K3, che ci ha portato, complice un brevissimo fuori sentiero sommitale finale, a Torretta Paradiso.
Il Vallone della Meta Il gruppo del CAI di Latina Verso la vetta La sagoma del Forcellone Canneto da Torretta Paradiso
Itinerario | Sentiero N1 da Prati di Mezzo a Serra di Pratolongo; successivamente K3 - breve fuori sentier finale |
Distanza | 8 km solo andata |
Dislivello | Circa 590 m (da m 1430 a 1974) |
Note | Sentiero privo di difficoltà particolari. Stante il fuori sentiero finale, occorre una guida o conoscere il cammino |
Ristori | Presente a Prati di Mezzo |
Giunti a destinazione, nonostante il tempo uggioso, abbiamo capito il perché di questa denominazione: lo sguardo spazia a 360°, con la Valle di Canneto ai nostri piedi. La chiesa e il laghetto sono piccolissimi, laggiù in fondo, mentre un mare di montagne si apre sugli altri lati. Alle nostre spalle c’è la mole imponente della Meta; la cresta da cui proveniamo apre la prospettiva al crinale della Metuccia e del Monte a Mare, mentre più di lato osserviamo l’imponenza del Forcellone. Sullo sfondo c’è il Matese, mentre il paesaggio da Highlands scozzesi in cui ci troviamo stempera verso delle varie catene antiappenniniche, da Monte Cairo fino agli Aurunci e al Massico.
Verso il mare, si vedono vari acquazzoni in atto, cosa che ci consiglia di rientrare rapidamente verso Prati di Mezzo. In effetti, la modifica dell’itinerario ci ha consentito di completare interamente l’escursione giusto in tempo per evitare un diluvio con temporale annesso, che avrebbe altrimenti reso problematica la nostra giornata.