Finalmente Forcellone! Finalmente in cima! Lassù c’ero già stato, anni fa durante una tormenta di neve, per cui non è che me la fossi goduta più di tanto. Inoltre, molte volte ero arrivato ai piedi del gigante e, guardando in su, per un motivo o per un altro, ho dovuto con rammarico rinviare ad un’altra volta.
Invece eccoci! Se poi qualcuno a 8 anni
raggiunge il suo primo 2000, allora la soddisfazione è veramente
doppia!
“Ma se ci sei già stato potremmo andare da qualche altra parte!”
“No, figurati, mi fa sempre piacere tornare lassù!”
“Ma vale la pena?”
“Vedrai se ne vale la pena…”
Così si potrebbe riassumere il dialogo che ha fatto da preludio a questa escursione, che ci ha (ri)portati ai piedi del Forcellone, un 2000 dalle fattezze alpine, ma che accoglie al suo cospetto tutti coloro che amino la montagna in tutte le sue sembianze e in tutte le stagioni. E’ invero singolare che, comunque, l’angolo più bello del Parco Nazionale d’Abruzzo (se ci limitiamo alla sua denominazione originaria) si trovi probabilmente su queste balze e su questi meravigliosi altopiani, interamente in territorio laziale: capace di lasciare sempre a bocca aperta e di suscitare quella gioia infantile che si prova nel momento in cui si capisce che si sta vivendo un’avventura e che ciò che ti circonda è di una bellezza difficilmente ripetibile.
Finalmente si collaudano le ciaspole, tutti insieme! Si va a Prati di Mezzo, e da là si sale per la Forestella, a guadagnare la valle incantata che si trova ai piedi del maestoso Forcellone! Tanta neve, di consistenza perfetta per una bella ciaspolata: un manto che, all’uscita del bosco, supera sicuramente il metro di spessore!
Come prima volta tutti insieme, e prima volta assoluta per il nostro piccolo gatto delle nevi sulle ciaspole, arrivare al cospetto del Forcellone per me era un piccolo sogno: ma ci siamo riusciti! Il sentiero che parte dalla piccola stazione sciistica, dirigendosi verso sud, inizialmente con fisionomia di sterrata, è ideale per “testare” piccoli escursionisti in occasione del loro “battesimo della neve” e per sperimentare le ciaspole: ci sono difficoltà? E’ bella la sensazione? E’ divertente camminare su questo bel manto bianco, senza sprofondare e producendo questo suono così caratteristico? E ci sta anche che ogni tanto si faccia finta di inciampare: la tentazione di rotolarsi sulla neve è troppa e irresistibile!
L’escursione sulla Metuccia è una bellissima risalita da Prati di Mezzo fino a Passo dei Monaci, per poi trasformarsi in una stupenda traversata di cresta in altura lungo il confine tra Lazio e Molise, fino al raggiungimento della vetta, interamente compresa in territorio molisano. Si penetra nel cuore delle Mainarde, monti selvaggi tra i più alti del PNALM, e capaci di regalare la veduta di scenari mozzafiato di straordinaria bellezza, in qualsiasi stagione dell’anno.
La presenza di un cospicuo dislivello e la necessità di compiere un sia pur breve tratto fuori sentiero, al fine di raggiungere la Metuccia, consigliano il percorso a escursionisti mediamente esperti ed allenati, che potranno godere appieno di quanto l’escursione saprà regalare.
Raggiungere Fonte Fredda per Costa della Cicogna è sempre un’emozione bellissima: si apre davanti agli occhi uno spettacolo grandioso, uno degli altipiani più belli di tutto il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. L’acqua serpeggia attraverso il prato, mentre due giganti, il Monte Cavallo e il Monte Forcellone-Predicopeglia, sorvegliano questa sorta di Eden appenninico dall’alto dei loro 2000 e più metri di altezza.