Caratteristiche: L’escursione parte dalla stazione turistica di Prati di Tivo e, attraverso vari scenari, giunge alle Cascate del Rio Arno, all’inizio della spettacolare Val Maone. Non presenta difficoltà particolari, sebbene la presenza di un paio di frane di dimensioni considerevoli suggerisca la massima prudenza in quei tratti, dato che i detriti hanno invaso il sentiero. Il fondo è rappresentato principalmente da una sterrata, che si incunea in uno spettacolare vallone tra il Corno Piccolo e la Vetta Settentrionale dell’Intermesoli. L’escursione si svolge su un tratto del Sentiero Italia, il numero 100.

Il dislivello tra il punto di partenza, a circa 1400 m slm, e il punto più alto, più o meno a metà dell’escursione, è di 150 m. Le Cascate, il punto di arrivo, si trovano a 1470 m slm. Sono necessarie pressapoco un’ora e mezza o due ore per l’intera escursione.Come arrivare: L’inizio dell’escursione viene raggiunto tenendo presente che l’area è servita dall’A24 Roma-Teramo; l’uscita è quella di San Gabriele-Colledata, da cui si imbocca la SS 491 e successivamente la SS 80 del Gran Sasso, fino al bivio per Pietracamela e Prati di Tivo.
Itinerario | Da Prati di Tivo su sterrata verso la Valle del Rio Arno - Su un tratto del Sentiero Italia (n. 100) |
Lunghezza | 2,6 km circa |
Dislivello | Da 1400 m di Prati di Tivo a 1530 del passo; poi a scendere a 1430 m delle Cascate |
Tempi | Circa 2 ore, 2 ore e mezza A/R |
Ristoro | Sì. A Prati di Tivo, inizio dell'escursione, vi sono vari ristoranti, alberghi e bar |
Motivi di interesse per i bambini | Il Prato con il parco giochi a Prati di Tivo; le Cascate |
Possibilità uso passeggino | No (con esclusione del primissimo tratto asfaltato/sterrato) |
Il sentiero parte poco distante dallo spiazzo di Prati di Tivo, al cospetto della vetta più alta di tutto l’Appennino. Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio, si continua a scendere seguendo lo stradone asfaltato in direzione di altri alberghi; dopo poche decine di metri, sulla sinistra, vi è l’imbocco di una strada sterrata, chiusa con una sbarra di metallo: è l’inizio del percorso.

Con il Corno Piccolo sulla sinistra, maestoso, il cammino si inoltra subito in un tratto di faggeta, in lieve salita e con andamento serpeggiante. Dopo non molto, il sentiero scavalla: da qui comincia a scendere sul fianco del Corno Piccolo, a sinistra, mentre la vista si apre con il Pizzo Intermesoli di fronte, con la sua enorme pietraia. Sulla destra, in basso, la foresta scende fino alla valle del Rio Arno, verso Pietracamela.
Da qui il percorso procede in discesa, con una veduta d’insieme mozzafiato. Non è difficile osservare, tanto sul fianco del Corno Piccolo che su quello dell’Intermesoli, camosci abbarbicati alla montagna, o aquile che solcano imperiose il cielo (sebbene spesso infastidite dalle cornacchie): la possibilità di avvistare questi splendidi esemplari di fauna rende l’escursione particolarmente affascinante per i ragazzi.
Procedendo con cautela per via delle frane cui si è sopra accennato, al termine della discesa si giunge all’imbocco della Val Maone: qui si è già al di sopra delle Cascate del Rio Arno, di cui si può udire il rombo. Seguendo una diramazione che scende con una certa pendenza verso destra (e che coincide nel suo primissimo tratto con il sentiero proveniente da Pietracamela), si giunge molto rapidamente alle cascate. La loro portata d’acqua è variabile a seconda della stagione. In estate è possibile arrivare fino alla canalizzazione in cemento, che serve per deviare una parte di acqua per scopi civili, e refrigerarsi sulle rive della bellissima pozza di liquido cristallino.
Si ritorna per la medesima via, sempre se non si decide di proseguire attraverso la Val Maone.

L’escursione è uno splendido assaggio dell’ambiente incontaminato del Gran Sasso; inoltre la presenza di varie attrazioni (negozi, ristoranti, alberghi) a Prati di Tivo, rappresenta un ulteriore elemento attrattivo di questa meta.
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