L’AG su Monte Belvedere

I ragazzi sulla vetta di Monte Belvedere

Monte Belvedere è stata la destinazione dell’escursione settembrina dell’Alpinismo Giovanile del CAI di Latina, nel cuore della catena dei Monti Aurunci e dell’omonimo Parco. Vetta fuori dagli usuali circuiti escursionistici, ha riservato in realtà la possibilità di svolgere una bella sgambata ai ragazzi e agli accompagnatori nel mezzo di paesaggi mutevoli e selvaggi, inframmezzati da incontri con pastori e bestiame.

Gran parte del dislivello è concentrata all’inizio, attraverso castagni secolari, che lasciano gradualmente spazio ai tipici scenari della faggeta appenninica prima di “sfociare” nell’area di Guado di Faggeto, dove si incontra il primo insediamento pastorale.

Si prosegue per Campo di Venza e poi ci si prepara all’ultimo strappo verso la vetta, attraverso una rada foresta che avvolge in parte la vetta stessa. Monte Belvedere non può non essere panoramico, con lo sguardo a spaziare sui contrafforti settentrionali di alcune tra le vette più tipiche della catena, che noi siamo abituati a guardare dall’altro lato: Petrella, Altino, Revole, Ruazzo da lontano.

Conquistata la vetta, lo spuntino e un bel riposo sono quello che ci vogliono, per ripartire con slancio nuovamente verso valle. Nel cammino di ritorno il nostro cammino ha incrociato la traiettoria percorsa anche da un gregge, con una dozzina di cani da pastore a sua guardia: i cuccioloni erano alquanto nervosi, per non dire aggressivi… inoltre erano anche incustoditi! Con vari ghirigori fuori sentiero ad allontanarci dal bestiame e dai ringhi dei pastori abruzzesi, e con lo schermo che ci ha fatto Giovanni, il nostro accompagnatore, armato dei bastoncini da trekking e di una buona dose di sfrontatezza, siamo riusciti a passare oltre indenni.

Balza dopo balza, tra il vociare dei ragazzi, siamo lentamente scesi per lo stesso sentiero, con la stanchezza che non è mai riuscita a spegnere i sorrisi dei ragazzi.

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