Il Parco degli Acquedotti

Colori e magie del Parco degli Acquedotti

Durante la seconda ondata di una pandemia quasi senza precedenti, come fare per scoprire qualcosa di Roma senza incorrere in assembramenti, calche, ecc.?

Il Parco degli Acquedotti è una delle infinite possibilità e sorprese che la Città Eterna offre al visitatore, al turista, perfino all’escursionista, per stare nel cuore di una capitale e, allo stesso tempo, a contatto con la natura.

Parte del Parco dell’Appia Antica, che visitammo tempo fa (quanto tempo sembra passato dalla nostra vita “normale”?!?), il Parco degli Acquedotti è un’area verde, ricca di monumenti eccezionali, di animali venuti lontano, di specchi d’acqua e di cascatelle.

Nella domenica in cui siamo andati noi, in molti hanno avuto la nostra stessa idea, ma gli ampi spazi rendevano possibile per ognuno godere del sole, del verde e della Storia rispettando le distanze e, in fin dei conti, il prossimo.

Il laghetto
Alcuni degli inquilini del Parco
Storia e Libertà
L’Acquedotto Felice
Il Fosso della Marrana e l’Acqueodotto Claudio

Il cammino è iniziato lungo il superbo Acquedotto Claudio, percorribile per tutta la sua lunghezza, da un lato e dall’altro, dove si può godere della vista del campo di golf con i suoi pappagalli che, noncuranti dei passanti, si fanno fotografare indifferenti, parte ormai integrante del paesaggio urbano e suburbano di Roma.

Rientrando verso l’ingresso di via Lemonia, si può ammirare un aspetto probabilmente mai messo sufficientemente in evidenza della Capitale: è letteralmente circondata dai monti! Dalle vette innevate del gruppo del Terminillo ai Castelli, passando per i Lucretili, i Prenestini, la vetta del Livata e le sagome lontane dei Simbruini, Roma è una città coronata di montagne e di vette per tutti i gusti!

Si ritorna verso nord e si passa per il laghetto con le sue tartarughe e i suoi pesciolini rossi, per poi seguire il corso del Fosso della Marrana con le sue graziose cascatelle: un gruppo di musicisti nel prato si esercita con percussioni che si diffondono nell’aria del tramonto imminente, mentre noi torniamo verso l’auto passando sotto uno degli archi dell’Acquedotto Felice.

Giusta conclusione di una felice giornata per noi.