Il Fiume di Lava

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Il Fiume di Lava

L’escursione al Fiume di Lava è stato un vero e proprio fuori programma, dato che eravamo diretti altrove, salvo poi scoprire che vi sono ufficialmente pochi sentieri liberamente fruibili nel Parco Nazionale del Vesuvio: uno di questi è, appunto, il Fiume di Lava. Si tratta di un’escursione senz’altro alla portata di tutti, semplice e in ambiente insolito, come può essere quello rappresentato da un vulcano di tutto rispetto; in particolare, il sentiero conduce alla colata lavica del 1944, che si diresse verso il paese di San Sebastiano.
La sensazione di scoperta che ci ha animati mentre procedevamo lungo il singolare itinerario ci ha ripagati della delusione di non poter fruire di altri sentieri: la chiusura dei percorsi escursionistici del Parco del Vesuvio costituisce probabilmente un’altra contraddizione tutta italiana, laddove la libera fruizione (magari regolamentata) potrebbe fornire invece un’importante occasione di sviluppo turistico sostenibile in un ecosistema unico al mondo.
Comunque, bando alle polemiche, incamminiamoci!


Il sentiero è il numero 9 del Parco, presso un ristorante abbandonato situato di fronte alla traversa che porta all’Osservatorio Vesuviano, lungo la strada che conduce al piazzale a quota 1000 e al cratere principale. Il sentiero è lungo circa 800 metri, e richiede circa un’ora, un’ora e mezzo per essere percorso andata e ritorno, per un dislivello di circa 60 metri in discesa.

Arrivo al Fiume di Lava
Arrivo al Fiume di Lava

Ci si tuffa subito in fitta vegetazione, con il sentiero che assume le sembianze di un vero e proprio solco scavato nel sedimento vulcanico: si procede in discesa mai troppo ripida, su tracciato sempre ben visibile. Si arriva ad uno slargo con un incrocio tra sentieri: è la diramazione per il sentiero n. 8 (che parte da San Sebastiano e termina in questo punto), che si imbocca prendendo a sinistra; per il Fiume di Lava si deve invece prendere la deviazione a destra, in lieve salita.

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Stereocaulon Vesuvianum

ItinerarioSentiero 9 del Parco Nazionale del Vesuvio
Lunghezza800 m
Dislivello60 m in discesa (da 580 a 520 m)
TempiUn'ora A/R
Elementi di interesse per bambiniLa colata lavica; i licheni; il vulcano tutto
Punti di ristoroAssenti
Possibilità uso passegginoNo

Si è ormai quasi arrivati: la vegetazione pian piano si dirada per fare spazio alla colata lavica. Sulla sinistra vi è uno sperone di scura roccia vulcanica, da cui si può godere di una bellissima vista su Napoli, i Campi Flegrei e Ischia. Di fronte ci si ritrova la lava solidificata, sotto forma di polvere e, soprattutto, di lapilli di varie dimensioni, completamente ricoperti da un particolare lichene, lo Stereocaulon Vesuvianum. Il lichene è capace di colonizzare completamente questa piccola porzione di deserto vulcanico, donandogli una caratteristica colorazione grigio-argentea. Il consiglio è quello di passare sul Fiume di Lava tutto il tempo necessario ad assaporare questo paesaggio magico e fuori dell’ordinario, che può dare un lontano sentore dei drammatici sommovimenti che colpiscono il nostro pianeta di quando in quando durante la sua lunghissima vita.

Napoli, sullo sfondo
Napoli, sullo sfondo

Forte è il contrasto con lo scenario della metropoli napoletana, che appare sullo sfondo, imponente e fragile allo stesso tempo: sembra di essere sospesi in una fantastica bolla spazio-temporale capace, nonostante tutto, di donare pace e tranquillità, oltre che di stimolare la curiosità e la gioia dei bambini.
Si rientra per lo stesso itinerario, facendo attenzione a non imboccare il sentiero del Trenino a Cremagliera.

FIUME DI LAVA

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